1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
149
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
192
193
194
195
196
197
198
199
200
201
202
203
204
205
206
207
208
209
210
211
212
213
214
215
216
217
218
219
220
221
222
223
224
225
226
227
228
229
230
231
232
233
234
235
236
237
238
239
240
241
242
243
244
245
246
247
248
249
250
251
252
253
254
255
256
257
258
259
260
261
262
263
264
265
266
267
268
269
270
271
272
273
274
275
276
277
278
279
280
281
282
283
284
285
286
287
288
289
290
291
292
293
294
295
296
297
298
299
300
301
302
303
304
305
306
307
308
309
310
311
312
313
314
315
316
317
318
319
320
321
322
323
324
325
326
327
328
329
330
331
332
333
334
335
336
337
338
339
340
341
342
343
344
345
346
347
348
349
350
351
352
353
354
355
356
357
358
359
360
361
362
363
364
365
366
367
368
369
370
371
372
373
374
375
376
377
378
379
380
381
382
383
384
385
386
387
388
389
390
391
392
393
394
395
396
397
398
399
400
401
402
403
404
405
406
407
408
409
410
411
412
413
414
415
416
417
418
419
420
421
422
423
424
425
426
427
428
429
430
431
432
433
434
435
436
437
438
439
440
441
442
443
444
445
446
447
448
449
450
451
452
453
454
455
456
457
458
459
460
461
462
463
464
465
466
467
468
469
470
471
472
473
474
475
|
<chapter id="ktimemon">
<chapterinfo>
<title
>&ktimemon;</title>
<authorgroup>
<author
><firstname
>Martin</firstname
> <surname
>Maierhofer</surname
> <affiliation
> <address
><email
>m.maierhofer@tees.ac.uk</email
></address>
</affiliation>
</author>
<othercredit role="translator"
><firstname
>Federico</firstname
><surname
>Zenith</surname
><affiliation
><address
><email
>federico.zenith@member.fsf.org</email
></address
></affiliation
><contrib
>Traduzione della documentazione in italiano</contrib
></othercredit
>
</authorgroup>
<date
>2001-11-29</date
> <releaseinfo
>0.03.01</releaseinfo
> <abstract
> <para
>&ktimemon; è un monitor di sistema per l'ambiente desktop KDE</para>
</abstract>
<keywordset>
<keyword
>KDE</keyword>
<keyword
>ktimemon</keyword>
<keyword
>monitor di sistema</keyword>
<keyword
>timemon</keyword>
</keywordset>
</chapterinfo>
<title
>Introduzione</title>
<para
>&ktimemon; è un piccolo programma per monitorare l'uso del sistema del tuo computer. Può mostrare grafici a barre contenenti informazioni su <acronym
>CPU</acronym
>, memoria, e uso swap, e anche uso del disco e attività di cambiamento del contesto. Nello spirito di <ulink url="http://www.kde.org/"
>KDE</ulink
>, supporta la configurazione attraverso un'interfaccia grafica. Supporta anche l'<emphasis
>agganciamento</emphasis
>, cioè, può mostrare informazioni nel vassoio di sistema.</para>
<note>
<para
>Attualmente, &ktimemon; supporta solo un numero limitato di sistemi: installazioni basate su &Linux; con il file system <filename
>/proc</filename
>, installazioni basate su &Solaris; con la libreria <filename
>kstat</filename
>, e installazioni basate su Digital &UNIX; (già DEC/OSF1) con la chiamata di sistema <command
>table</command
>(2). Ogni aiuto per trasferirlo ad altre piattaforme è benvenutissimo. </para>
</note>
<para
>&ktimemon; può essere avviato dalla linea di comando o dal menu <guimenu
>Avvio</guimenu
> di &kde; (nel sottomenu <guisubmenu
>Accessori</guisubmenu
>). Se scegli di partire dalla linea di comando, &ktimemon; rispetta le solite opzioni di &X-Window; come <option
>--geometry</option
>. &ktimemon; è <emphasis
>dipendente dalla sessione</emphasis
>, cioè monitora lo stato attuale (colori ecc.), e li ripristina nella prossima sessione dell'utente. </para>
<sect1 id="fund">
<title
>Fondamentali della schermata</title>
<para
>Dopo aver avviato &ktimemon; apparirà una piccola finestra che mostrerà le informazioni raccolte sul sistema operativo. Se sposti il puntatore del mouse sopra la finestra di &ktimemon; e lo lasci fermo per poco tempo, apparirà un <emphasis
>suggerimento</emphasis
> (cioè una piccola finestra temporanea). Il suggerimento contiene informazioni numeriche sui parametri del sistema mostrati dai grafici a barre. I suggerimenti possono essere disattivati (riferisciti a <link linkend="config"
>Configurazione</link
>). </para
>
<sect2 id="modes">
<title
>Modalità dell'aspetto</title>
<para
>&ktimemon; può visualizzare due insiemi diversi di informazioni di sistema. Come spiegato nel capitolo <link linkend="config"
>Configurazione</link
>, i pulsanti del mouse possono essere collegati a varie azioni. Come valore predefinito, il pulsante sinistro è legato all'azione di cambio di modalità, cioè facendo clic sul &LMB; da qualsiasi parte nella finestra di &ktimemon;, le informazioni mostrate sono cambiate da <guilabel
>Modalità normale</guilabel
> (predefinita) a <guilabel
>Modalità estesa</guilabel
>, e viceversa. </para>
<sect3 id="normalmode">
<title
>Modalità normale</title>
<para
>Dopo aver avviato &ktimemon; per la prima volta, esso mostrerà informazioni sull'attività attuale della CPU, oltre all'uso di memoria e di swap. Per visualizzare queste informazioni sono usati tre grafici a barre; sono aggiornati regolarmente (l'intervallo di campionamento predefinito è mezzo secondo, ma può essere cambiato, vedi <link linkend="config"
>Configurazione</link
>). I tre grafici a barre rappresentano (da sinistra a destra): <variablelist>
<varlistentry>
<term
>Uso della <acronym
>CPU</acronym
>.</term>
<listitem>
<para
>&ktimemon; mostra la barra in tre colori diversi, che rappresentano il tempo della <acronym
>CPU</acronym
> in varie modalità. Dal basso in alto sono: modalità kernel, modalità utente, e modalità utente con priorità ridotta (<emphasis
>nice</emphasis
>) - siccome &Solaris; non pare supportare le statistiche per la modalità nice, su quei sistemi la parte superiore della barra rappresenta il tempo passato nello stato <emphasis
>wait</emphasis
>. Il vuoto tra la cima della barra alla cima della finestra rappresenta la percentuale di tempo libero della <acronym
>CPU</acronym
>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term
>Uso della memoria.</term>
<listitem>
<para
>Simile alla barra d'uso della <acronym
>CPU</acronym
>, questa barra è composta di tre sottocampi, che rappresentano (dal basso in alto): memoria assegnata a processi, memoria usata per buffering I/O, e memoria usata per il caching dei file. Per sistemi basati su Digital &UNIX;, la sezione centrale rappresenta la memoria <quote
>inattiva</quote
> (cioè memoria assegnata e non usata per una certa quantità di tempo), e per i sistemi basati su &Solaris;, la sezione centrale della barra non è usata, e la parte superiore rappresenta la quantità di memoria usata dal kernel. Di nuovo, il vuoto tra dalla cima della barra alla cima della finestra rappresenta la memoria libera.</para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term
>Uso di memoria swap.</term>
<listitem>
<para
>Questa barra è costituita da un solo campo che rappresenta l'uso attuale di swap relativamente alla quantità totale di spazio swap del sistema. </para>
</listitem>
</varlistentry>
</variablelist>
</para>
<para
>Fare clic sul pulsante del mouse legato al <quote
>cambio di modalità</quote
> nella finestra di &ktimemon; commuta in <quote
>modalità estesa</quote
>.</para>
</sect3>
<sect3 id="xtndmode">
<title
>Modalità estesa </title>
<para
>In questa modalità, i tre grafici a barre sono usati per mostrare un insieme diverso di informazioni di sistema. Di nuovo, da destra a sinistra mostrano:</para>
<variablelist>
<varlistentry>
<term
>Attività di paging.</term>
<listitem>
<para
>Questa barra è costituita da due parti, la parte inferiore mostra il numero di pagine di memoria scritte sulla memoria secondaria nell'ultimo intervallo di campionamento. Similmente, la metà superiore indica il numero di pagine lette dalla memoria secondaria.</para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term
>Attività di swap.</term>
<listitem>
<para
>La seconda barra mostra le informazioni analoghe per l'attività di swap.</para>
</listitem>
</varlistentry>
<varlistentry>
<term
>Cambiamenti di contesto.</term>
<listitem>
<para
>Di nuovo, questo grafico a barre è costituito da un solo campo che indica il numero di cambiamenti di contesto nell'ultimo intervallo di campionamento.</para>
</listitem>
</varlistentry>
</variablelist>
<para
>Siccome non c'è un modo <quote
>naturale</quote
> di scalare le informazioni mostrate nella <quote
>Modalità estesa</quote
>, come valore predefinito &ktimemon; usa il <emphasis
>riscalamento automatico</emphasis
> (spiegato nella <link linkend="autoscaling"
>sezione domande comuni</link
>). C'è, tuttavia, la possibilità di specificare le informazioni di scala, vedi la sezione <link linkend="config"
>Configurazione</link
>.</para>
<para
>Nota come i due insiemi di grafici a barre condividano gli stessi colori, cioè le impostazioni dei colori della <quote
>Modalità normale</quote
> sono usate per mostrare le informazioni nella <quote
>Modalità estesa</quote
> (vedi inoltre <link linkend="config"
>Configurazione</link
> per come cambiare lo schema dei colori).</para>
</sect3>
</sect2>
</sect1>
<sect1 id="menu">
<title
>Struttura dei menu</title>
<para
>Come valore predefinito, il pulsante destro del mouse è collegato all'azione <quote
>menu a comparsa</quote
>, cioè fare clic con il pulsante destro del mouse da qualsiasi parte nella finestra di &ktimemon; fa apparire un menu, che viene discusso nelle prossime sezioni. </para>
<sect2 id="config-menu">
<title
><guimenuitem
>Preferenze...</guimenuitem
></title>
<para
>L'elemento del menu <guimenuitem
>Preferenze...</guimenuitem
> è usato per far apparire il dialogo di configurazione. Le opzioni di configurazione vengono discusse nella sezione <link linkend="config"
>Configurazione</link
>. </para
>
</sect2>
<sect2 id="docked-in-panel">
<title
><guimenuitem
>Agganciato al pannello</guimenuitem
></title>
<para
>Selezionando l'elemento del menu <guimenuitem
>Agganciato al pannello</guimenuitem
>, &ktimemon; commuta tra il suo aspetto comune (cioè una finestra normale) e lo stato pannellizzato, dove la finestra di &ktimemon; sparisce, e una versione più piccola ne viene mostrata nel pannello di sistema. A parte la riduzione di dimensioni, il &ktimemon; <quote
>pannellizato</quote
> si comporta esattamente come il suo fratello maggiore. </para
>
</sect2>
<sect2 id="help">
<title
><guimenu
>Aiuto</guimenu
></title
> &help.menu.documentation; </sect2>
<sect2 id="horizontal-bars">
<title
><guimenuitem
>Barre orizzontali</guimenuitem
></title>
<para
>Selezionando la voce del menu <guimenuitem
>Barre orizzontali</guimenuitem
>, &ktimemon; commuta da barre verticali a barre orizzontali e viceversa. Non molto utile, ma è stato facile da implementare ;-) </para>
</sect2>
<sect2 id="quit">
<title
><guimenuitem
>Esci</guimenuitem
></title>
<para
>L'elemento del menu <guimenuitem
>Esci</guimenuitem
> - sorpresa - è usato per uscire da &ktimemon;. Salverà lo stato attuale (per esempio lo schema dei colori, la dimensione della finestra, se è mostrata nel pannello), e lo ripristinerà al prossimo avvio. </para>
<para
>Le informazioni di configurazione sono salvate nel file <filename
>$<envar
>HOME</envar
>/.kde/share/config/ktimemonrc</filename
>, dove <filename class="directory"
>$<envar
>HOME</envar
></filename
> si riferisce alla cartella HOME dell'utente. Se questo file viene eliminato, al prossimo avvio &ktimemon; ripartirà dal suo stato predefinito. </para
>
</sect2>
</sect1>
<sect1 id="config">
<title
>Configurazione</title>
<para
>&ktimemon; può essere configurato da una semplice finestra di dialogo (vedi anche la lista di discussione del <link linkend="config-menu"
>Menu di configurazione</link
>). Sulla pagina <guilabel
>Generale</guilabel
>, l'intervallo di campionamento può essere specificato, come le informazioni di riscalamento (vedi anche la lista di discussione <link linkend="xtndmode"
>Modalità estesa</link
>). Se la casella <guilabel
>Riscalamento automatico</guilabel
> è segnata (il riscalamento automatico è spiegato nella sezione <link linkend="autoscaling"
>FAQ</link
>), i fattori di riscalamento non possono essere modificati, perché &ktimemon; li rileva automaticamente. </para>
<para
>La pagina <guilabel
>Colori</guilabel
> può essere usata per adattare i colori del grafico a barre alle preferenze individuali. Un piccolo grafico a barre campione mostra subito il risultato. </para>
<para
>Nella pagina <guilabel
>Interazione</guilabel
>, si possono adattare gli eventi del mouse. Fare clic con il mouse sulla finestra di &ktimemon; può venire ignorato, attivare un cambio di modalità (vedi anche <link linkend="modes"
>Modalità</link
>), chiamare il menu contestuale (vedi anche <link linkend="menu"
>Menu</link
>), o chiamare un processo esterno. La riga di comando specificata per i processi esterni è interpretata dalla shell standard, cioè si possono usare comandi shell, variabili d'ambiente, redirezionamento ecc.</para
>
<para
>La pagina <guilabel
>Interazione</guilabel
> contiene anche una casella che può essere usata per disattivare l'apparizione automatica di suggerimenti con informazioni numeriche sui grafici a barre (cfr. <link linkend="fund"
>Fondamentali della schermata</link
>).</para
>
</sect1>
<sect1 id="faq">
<title
>Domande comuni e risposte </title>
<qandaset>
<qandaentry>
<question>
<para
>Quali sistemi operativi supporta &ktimemon;?</para>
</question>
<answer>
<para
>&ktimemon; supporta sistemi basati su &Linux; con il file system <filename class="devicefile"
>/proc</filename
>, sistemi basati su &Solaris; con la libreria <filename
>kstat</filename
>, e sistemi Digital &UNIX; (già DEC/OSF1) con l'interfaccia di chiamata di sistema <command
>table</command
>(2). Solo la versione &Linux; è stata testata a fondo; se ti capitano problemi con l'esportazione &Solaris; o Digital &UNIX;, per piacere non esitare a contattarmi. </para>
<para
>Inoltre, sono benvenutissimi i contributi a &ktimemon; per adattarlo ad altre piattaforme. Per piacere contattami a <email
>m.maierhofer@tees.ac.uk</email
> se vuoi esportare &ktimemon; a qualche altro tipo di &UNIX;. </para>
</answer>
</qandaentry>
<qandaentry id="autoscaling">
<question>
<para
>Come funziona il riscalamento automatico? </para>
</question>
<answer>
<para
>Hai fatto bene a chiederlo. Visto che non c'è un fattore di scala ovvio per le operazioni di paging, swap e cambiamenti di contesto, (al contrario di, per esempio, uso della memoria, dove puoi usare la dimensione totale della memoria come denominatore), &ktimemon; usa un meccanismo di riscalamento semi-intelligente (be', ...). Il riscalamento automatico funziona come segue: </para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para
>Ciascuno dei tre grafici a barre descritti nella <link linkend="xtndmode"
>sezione modalità estesa</link
> ha un fattore di riscalamento associato. I valori iniziali di questi fattori sono impostati a qualche valore predefinito. </para
>
</listitem>
<listitem>
<para
>Ogni volta che viene mostrato un nuovo campione, il suo valore viene inizialmente riscalato con il fattore corrispondente. Se il valore può essere mostrato nella scala scelta dal fattore, non avviene nessun cambiamento (cioè piccoli cambiamenti di attività si riflettono in un cambiamento d'altezza della barra). </para>
</listitem>
<listitem>
<para
>Se il valore scalato fosse o troppo grande o troppo piccolo per essere mostrato con il fattore di riscalamento attuale, la scala viene adattata in modo che il nuovo valore mostrato è all'incirca a metà del grafico a barre. Quindi, i cambiamenti successivi dovrebbero avere una buona possibilità di venir mostrati relativamente al valore attuale, senza dover cambiare di nuovo la scala. </para>
</listitem>
</itemizedlist>
</answer>
</qandaentry>
<qandaentry>
<question>
<para
>Perché appare un messaggio con <errorname
>Diagnosi ottenuta dall'output del comando figlio</errorname
>? </para>
</question>
<answer>
<para
>Se colleghi un pulsante del mouse a un comando esterno come descritto nel capitolo <link linkend="config"
>Configurazione</link
>, &ktimemon; non controlla che sia un nome di comando valido. Invece, una shell di comando viene avviata per eseguire le istruzioni, quindi si possono usare comandi shell, variabili d'ambiente e altro. Per far avere informazioni all'utente, &ktimemon; controlla l'output <systemitem
>stderr</systemitem
> della shell di comando, e ne fa rapporto in questo messaggio. </para>
<para
>Sebbene questo schema possa essere utile nel caso che un comando non venga trovato, può essere piuttosto fastidioso se il comando eseguito stampa innocue informazioni di diagnostica su <systemitem
>stderr</systemitem
>. Una soluzione semplice ed elegante a questo problema è aggiungere <userinput
>2>/dev/null</userinput
> alla fine delle specificazioni del comando. Ciò ridirige i messaggi di diagnostica al nirvana dei messaggi, e previene l'apparizione del messaggio. </para>
</answer>
</qandaentry>
</qandaset>
</sect1>
<sect1 id="ktimemon-thanks-and-acknowledgements">
<title
>Ringraziamenti e riconoscimenti</title>
<para
>&ktimemon; è basato su una versione Xt di mio fratello.</para>
<para
>Grazie a Tobe Toben, <email
>ttoben@artis.uni-oldenburg.de</email
>, Cristian Tibirna <email
>ctibirna@gch.ulaval.ca</email
>, Dirk A. Mueller <email
>dmuell@rhrk.uni-kl.de</email
>, Mark Krischer <email
>krischem@amp.com</email
>, e Lubos Lunak <email
>l.lunak@sh.cvut.cz</email
> per comunicazioni di bug, correzioni, commenti, suggerimenti. </para>
<para
>Federico Zenith<email
>federico.zenith@member.fsf.org</email
></para
>
&underGPL; </sect1>
</chapter>
<!--
Local Variables:
mode: sgml
sgml-omittag: nil
sgml-shorttag: t
End:
-->
|