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authorDarrell Anderson <darrella@hushmail.com>2014-01-21 22:06:48 -0600
committerTimothy Pearson <kb9vqf@pearsoncomputing.net>2014-01-21 22:06:48 -0600
commit0b8ca6637be94f7814cafa7d01ad4699672ff336 (patch)
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-rw-r--r--tde-i18n-it/docs/tdenetwork/kppp/security.docbook120
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+++ b/tde-i18n-it/docs/tdenetwork/kppp/security.docbook
@@ -1,76 +1,32 @@
<chapter id="security">
-<title
->&kppp; e la sicurezza</title>
+<title>&kppp; e la sicurezza</title>
-<para
->Questa sezione si rivolge principalmente a superutenti (<systemitem
->root</systemitem
->) con alte richieste di sicurezza, o semplicemente a persone interessate nella parte tecnica. Non è necessario leggere questa sezione se usi &Linux; a casa, sebbene potresti in ogni caso imparare qualcosa.</para>
+<para>Questa sezione si rivolge principalmente a superutenti (<systemitem>root</systemitem>) con alte richieste di sicurezza, o semplicemente a persone interessate nella parte tecnica. Non è necessario leggere questa sezione se usi &Linux; a casa, sebbene potresti in ogni caso imparare qualcosa.</para>
<sect1 id="security-restricting-access">
-<title
->Restringere l'accesso a &kppp;</title>
+<title>Restringere l'accesso a &kppp;</title>
-<para
->Un amministratore di sistema potrebbe voler restringere l'accesso a chi dovrebbe poter usare &kppp;. Ci sono due modi per far ciò.</para>
+<para>Un amministratore di sistema potrebbe voler restringere l'accesso a chi dovrebbe poter usare &kppp;. Ci sono due modi per far ciò.</para>
<sect2 id="security-group-permissions">
-<title
->Restringere l'accesso con i permessi del gruppo</title>
-
-<para
->Crea un nuovo gruppo (puoi chiamarlo &eg; <systemitem
->dialout</systemitem
-> o qualcosa di simile), e inserisci nel gruppo ogni utente che dovrebbe poter usare &kppp;. Digita quindi al prompt:</para>
-
-<screen
-><prompt
->#</prompt
-> <userinput
-><command
->chown</command
-> <option
->root.dialout</option
-> <filename
->/opt/kde/bin/kppp</filename
-></userinput>
-<prompt
->#</prompt
-> <userinput
-><command
->chmod</command
-> <option
->4750</option
-> <filename
->/opt/kde/bin/kppp</filename
-></userinput
->
+<title>Restringere l'accesso con i permessi del gruppo</title>
+
+<para>Crea un nuovo gruppo (puoi chiamarlo &eg; <systemitem>dialout</systemitem> o qualcosa di simile), e inserisci nel gruppo ogni utente che dovrebbe poter usare &kppp;. Digita quindi al prompt:</para>
+
+<screen><prompt>#</prompt> <userinput><command>chown</command> <option>root.dialout</option> <filename>/opt/kde/bin/kppp</filename></userinput>
+<prompt>#</prompt> <userinput><command>chmod</command> <option>4750</option> <filename>/opt/kde/bin/kppp</filename></userinput>
</screen>
-<para
->Ciò assume che &kde; è stato installato in <filename class="directory"
-> /opt/kde/</filename
-> e che il nuovo gruppo è chiamato <systemitem
->dialout</systemitem
->.</para>
+<para>Ciò assume che &kde; è stato installato in <filename class="directory"> /opt/kde/</filename> e che il nuovo gruppo è chiamato <systemitem>dialout</systemitem>.</para>
</sect2>
<sect2 id="security-kppps-way">
-<title
->Restringere l'accesso nel modo di &kppp;</title>
-
-<para
->Prima di tutto, &kppp; controlla se esiste un file chiamato <filename
->/etc/kppp.allow</filename
->. Se questo file esiste, solo gli utenti nominati in questo file possono effettuare connessioni. Questo file deve essere leggibile da tutti (ma ovviamente <emphasis
->NON</emphasis
-> scrivibile). Solo i nomi di utenti sono riconosciuti, così non puoi usare <acronym
->UID</acronym
-> in questo file. Qui vi è un breve esempio:</para>
-
-<screen
-># /etc/kppp.allow
+<title>Restringere l'accesso nel modo di &kppp;</title>
+
+<para>Prima di tutto, &kppp; controlla se esiste un file chiamato <filename>/etc/kppp.allow</filename>. Se questo file esiste, solo gli utenti nominati in questo file possono effettuare connessioni. Questo file deve essere leggibile da tutti (ma ovviamente <emphasis>NON</emphasis> scrivibile). Solo i nomi di utenti sono riconosciuti, così non puoi usare <acronym>UID</acronym> in questo file. Qui vi è un breve esempio:</para>
+
+<screen># /etc/kppp.allow
# le linee di commento come questa sono ignorate
# così come le linee vuote
@@ -79,61 +35,33 @@ carlo
daisy
</screen>
-<para
->Nell'esempio sopra, solo gli utenti <systemitem
->federico</systemitem
->, <systemitem
->carlo</systemitem
-> e <systemitem
->daisy</systemitem
-> possono effettuare connessioni, così come gli utenti con un <acronym
->UID</acronym
-> uguale a 0 (così non devi elencare <quote
->root</quote
-> esplicitamente nel file).</para>
+<para>Nell'esempio sopra, solo gli utenti <systemitem>federico</systemitem>, <systemitem>carlo</systemitem> e <systemitem>daisy</systemitem> possono effettuare connessioni, così come gli utenti con un <acronym>UID</acronym> uguale a 0 (così non devi elencare <quote>root</quote> esplicitamente nel file).</para>
</sect2>
</sect1>
<sect1 id="security-why-suid">
-<title
->&kppp; ha il bit <acronym
->SUID</acronym
-> attivo? E la sicurezza?</title>
+<title>&kppp; ha il bit <acronym>SUID</acronym> attivo? E la sicurezza?</title>
-<para
->È virtualmente impossibile scrivere un programma per la connessione senza il bit <acronym
->SUID</acronym
-> che sia allo stesso tempo sicuro e facile da usare da parte di utenti inesperti. &kppp; cerca di risolvere i problemi di sicurezza con la seguente strategia.</para>
+<para>È virtualmente impossibile scrivere un programma per la connessione senza il bit <acronym>SUID</acronym> che sia allo stesso tempo sicuro e facile da usare da parte di utenti inesperti. &kppp; cerca di risolvere i problemi di sicurezza con la seguente strategia.</para>
<itemizedlist>
<listitem>
-<para
->Subito dopo l'avvio del programma, &kppp; effettua un fork.</para>
+<para>Subito dopo l'avvio del programma, &kppp; effettua un fork.</para>
</listitem>
<listitem>
-<para
->Il processo master, che gestisce tutte le operazioni dell'interfaccia grafica (come l'interazione con l'utente), perde lo stato <acronym
->SUID</acronym
-> dopo il fork, e viene così eseguito con i normali privilegi dell'utente.</para>
+<para>Il processo master, che gestisce tutte le operazioni dell'interfaccia grafica (come l'interazione con l'utente), perde lo stato <acronym>SUID</acronym> dopo il fork, e viene così eseguito con i normali privilegi dell'utente.</para>
</listitem>
<listitem>
-<para
->Il processo slave mantiene i suoi privilegi, ed è responsabile di tutte le azioni che richiedono i privilegi di <systemitem
->root</systemitem
->. Per mantenere sicura questa parte, non sono usate chiamate a librerie &kde; o &Qt;, ma solo chiamate di libreria semplici. Il codice sorgente di questo processo è corto (circa 500 linee) e ben documentato, così è semplice da controllare in cerca di falle di sicurezza.</para>
+<para>Il processo slave mantiene i suoi privilegi, ed è responsabile di tutte le azioni che richiedono i privilegi di <systemitem>root</systemitem>. Per mantenere sicura questa parte, non sono usate chiamate a librerie &kde; o &Qt;, ma solo chiamate di libreria semplici. Il codice sorgente di questo processo è corto (circa 500 linee) e ben documentato, così è semplice da controllare in cerca di falle di sicurezza.</para>
</listitem>
<listitem>
-<para
->I processi master e slave comunicano l'un l'altro con le procedure <acronym
->IPC</acronym
-> (Inter-Process Communication, o comunicazione interprocesso N.d.T.) standard di &UNIX;.</para>
+<para>I processi master e slave comunicano l'un l'altro con le procedure <acronym>IPC</acronym> (Inter-Process Communication, o comunicazione interprocesso N.d.T.) standard di &UNIX;.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
-<para
->Particolari ringraziamenti ad Harri Porten per aver scritto in modo eccellente questa parte di codice. Si pensava che fosse impossibile, ma è riuscito a scriverla in una settimana.</para>
+<para>Particolari ringraziamenti ad Harri Porten per aver scritto in modo eccellente questa parte di codice. Si pensava che fosse impossibile, ma è riuscito a scriverla in una settimana.</para>
</sect1>